Autofiorenti outdoor, come coltivarle

Negli ultimi anni è cresciuto l’interesse per le piante autofiorenti, soprattutto per l’esterno. Le autofiorenti outdoor si caratterizzano per una crescita molto rapida, una maggiore resistenza agli agenti esterni e ai cambi di temperatura, oltre ad una fioritura che si estende per periodi più lunghi rispetto ad altre piante non selezionate.

Nonostante abbiano anche alcune caratteristiche in comune con le piante da interni, la coltivazione di autofiorenti outdoor più facile richiede comunque una serie di attenzioni e cure necessarie alla sopravvivenza di questo tipo di piante, che si adattano a qualunque ambiente a patto di essere ben esposte al sole.

Scopriamo insieme come occuparci delle autofiorenti outdoor e come coltivarle al meglio. 

 

Autofiorenti outdoor, nascita e crescita

Le autofiorenti outdoor, come dice il nome stesso, vengono coltivate all’esterno. Le piantine nascono e crescono allo stesso modo di qualunque altra piantina, con eccezione fatta per la rapida crescita di queste piante. 

Bagnate un po’ il terriccio prima di piantare i semi delle piantine, che vanno travasate e messe fuori entro tre settimane di età o comunque quando saranno cresciute intorno ai 15cm circa, facendo particolare attenzione alle radici

Se il seme non ha ancora sviluppato un sistema radicolare capace di nutrirla, la piantina sarà soggetta ad appassire perché incapace di nutrirsi d’acqua e di elementi. C’è tuttavia un metodo per risolvere questo problema:  bisogna seminare la piantina più in profondità nel terricciato, e poi coprire quest’ultimo con della terra più pesante. 

Quando la piantina dovrà essere annaffiata, create dei piccoli buchi intorno ad essa. L’acqua verrà trattenuta nel terreno più pesante e scenderà più lentamente verso le radici, consentendo al terriccio di non asciugarsi e di nutrire la piantina.

In questa fase delicata, non esponete il germoglio alla luce diretta del sole, in quanto potrebbe asciugare in fretta il terriccio e farlo morire disidratato. La piantina riuscirà a sviluppare un sistema radicolare abbastanza forte da consentirle il corretto nutrimento e crescere forte se esposta a piogge. 

Il momento ideale per piantare queste piantine è poco prima di periodi brevi di pioggia: sarebbe perfetto piantarle o travasarle se nei giorni successivi pioverà. Solo quando saranno cresciute ancora un po’ e saranno riuscite a mettere su radici più forti si potrà esporle al sole diretto. 

Dopo circa tre settimane è arrivato il momento di travasare le piantine. 

Il travaso, in questa fase, è particolarmente delicato e se non fatto bene può creare uno shock alla pianta, che avvizzirà perché non è riuscita ad adattarsi al nuovo ambiente. Piantate le piantine prima della fioritura nel luogo dove diventeranno adulte e cercate di non utilizzare fertilizzanti in questo periodo. 

Se coltivate le piantine sul ciglio della strada o in zone d’erba, può essere una buona idea dare eventualmente una soluzione nutriente al terreno. 

Proteggete le piantine da lumache o da animali selvatici che potrebbero mangiarle con appositi pellet o con una rete da pollame, facendo attenzione a nasconderla bene.

Il periodo ideale di coltivazione delle autofiorenti outdoor è intorno al mese di Maggio o inizio Giugno. Ci sono tuttavia coltivatori nel Nord Europa che coltivano già da Aprile e riutilizzano il terreno per il raccolto il mese successivo. In quel caso, il raccolto migliore sarà il secondo. 

 

Consigli per la cura delle autofiorenti outdoor

 

Questo tipo di piante, soprattutto se si tratta di germogli, possono subire stress che ne rallenta la crescita o ne fa crescere di più piccole. 

Ci sono tuttavia dei metodi per assicurarsi che la pianta non subisca stress, tramite l’utilizzo di vasi appositi durante il periodo della germinazione. Utilizzando dei vasi Jiffy, che hanno sul loro fondo della torba e che lasciano fuoriuscire le radici, una volta arrivato il periodo del travaso le autofiorenti non subiranno uno shock.

Tuttavia, le prime radici che fuoriescono dalla torba tendono ad avvizzire: in quel caso, basta avvolgere la torba con della pellicola, affinché rimanga umida quanto basta per la sopravvivenza della piantina. Ricordate di forare la pellicola sul fondo, in modo da evitare ristagni.

Quando annaffiate le piantine, non utilizzate troppa acqua. Il terriccio dovrebbe essere umido, ma non carico d’acqua, altrimenti le piantine smetteranno di crescere correttamente. 

Ricordate di prestare particolare attenzione all’esposizione eccessiva al sole, soprattutto quando si tratta ancora di germogli. Un’esposizione diretta e duratura potrebbe danneggiare le piantine proprio nel momento più delicato della loro crescita. 

Alfonso Greco: