Con l’ampia diffusione delle macchine da caffè a capsule, c’è ancora spazio nelle case italiane per la classica caffettiera? La risposta è quasi sempre affermativa. Questo strumento simbolo della tradizione del caffè nel nostro Paese, che ha origini molto antiche, è ancora oggi utilizzato da milioni di persone per preparare la bevanda ogni giorno. Non tutti, però, conoscono davvero il suo funzionamento. Spesso si crede che sia l’ebollizione dell’acqua a far salire il caffè, ma in realtà la scienza dietro questo processo è più complessa.
Perché scegliere caffè in grani
Per ottenere un caffè perfetto, la scelta delle materie prime è essenziale. Uno dei modi migliori per assicurarsi un prodotto di alta qualità è acquistare caffè in grani. Questa opzione consente di macinare il caffè al momento, per conservare tutta la freschezza del prodotto e l’aroma originale.
Grazie alla vendita di caffè in grani online sul sito di Pasqualini, è possibile usufruire di una quantità ampia di miscele pregiate, selezionate per offrire il massimo dell’esperienza di gusto. Scegliere caffè in grani consente di personalizzare la macinatura a seconda del metodo di estrazione, per avere un risultato ideale sia per la caffettiera tradizionale che per altre preparazioni, come, ad esempio, l’espresso.
La freschezza dei chicchi, macinati al momento, è un fattore che può davvero cambiare il gusto del caffè, perché esalta tutte le note aromatiche che rendono questa bevanda così apprezzata in tutto il mondo.
L’importanza dell’acqua nella preparazione del caffè
La prima cosa da fare quando si utilizza la caffettiera è riempire la caldaia con la giusta quantità di acqua, fino a raggiungere la valvola di sicurezza. Per una caffettiera standard da tre tazzine, serviranno circa 150 ml di acqua. Attenzione, però, a non superare questo livello, perché una piccola camera d’aria deve rimanere sotto il filtro, in modo da garantire il corretto funzionamento.
Un altro aspetto da considerare è quello della qualità dell’acqua. Se contiene troppi minerali, potrebbe alterare il sapore del caffè o danneggiare la caffettiera a lungo termine. È quindi consigliato utilizzare acqua con bassi livelli di calcio e magnesio, per evitare un caffè troppo amaro.
La preparazione del caffè
La scelta del caffè è altrettanto importante, sia per quanto riguarda la tipologia di prodotto che le varietà. L’arabica, per esempio, ha un gusto più delicato e aromatico, la robusta un sapore più intenso e amaro. Ogni tipo ha le sue caratteristiche e la scelta dipende principalmente dal proprio gusto personale. Per esempio, una miscela di arabica e robusta può offrire un equilibrio perfetto tra dolcezza e intensità.
Quando si prepara la caffettiera, bisogna riempire il filtro con circa 15 grammi di caffè macinato. È fondamentale non comprimere il caffè nel filtro, perché questo rallenterebbe il flusso dell’acqua e porterebbe ad un’alterazione del sapore. Però, non bisogna nemmeno lasciare vuoti nel caffè, per evitare che l’acqua passi troppo velocemente.
Come gestire la fiamma e le tempistiche
Una volta sistemato il caffè, è ora di accendere il fornello. La fiamma non dovrebbe essere troppo alta: scaldare lentamente l’acqua permette una migliore estrazione delle sostanze aromatiche del caffè. Durante la fase del riscaldamento, l’aria contenuta nella caldaia si espande e inizia a spingere l’acqua verso il filtro. Solo quando la pressione è sufficiente, il caffè inizia a risalire lungo la colonnina.
Per evitare che il risultato abbia un sapore amaro, è consigliabile spegnere il fuoco prima che inizi a gorgogliare rumorosamente. Il rumore indica, infatti, che il processo di ebollizione sta avvenendo troppo rapidamente, portando all’estrazione di composti responsabili di sapori sgradevoli, come quello di bruciato. Per una preparazione ottimale, è bene mantenere una fiamma bassa e controllare costantemente il processo.
Il tocco finale per un caffè perfetto
Prima di versare il caffè nella tazzina, un ultimo trucco è quello di mescolare direttamente nella caffettiera. È una strategia utile che serve a bilanciare il primo caffè uscito, che è solitamente più aromatico, con quello successivo, più caldo e amaro. Mescolare consente di ottenere un sapore più omogeneo e rende il caffè perfetto da gustare in ogni momento della giornata.