Trovare la cartina adatta ai propri gusti e alle proprie esigenze richiede sempre un pizzico di fortuna (e una buona dose di conoscenza), sia che tu abbia iniziato da poco a fumare tabacco o che, al contrario, tu sia un “veterano” del rolling.
Acquistare cartine e filtri giusti è importante per due motivi: vivere un’esperienza piacevole ogni volta che si fuma ed essere sicuri di acquistare prodotti di qualità.
Esistono diverse tipologie di cartine tra cui scegliere e, solitamente, vengono distinte in base al materiale e al formato.
Con l’aiuto di Alessandro Bernardi, ingrosso online specializzato nella vendita di cartine e filtri andremo alla scoperta di tutte le soluzioni presenti sul mercato, identificando inoltre le variabili di scelta da considerare.
Quando sono nate le cartine per sigarette?
La storia ci dice che le prime cartine utilizzate per fumare sigarette fecero la loro comparsa in terra spagnola nel 1800.
In particolare, fu Jaime Villanueva Estingo ad inventare il primo libretto di cartine per sigarette: come era facilmente intuibile la città in cui ebbe inizio la produzione divenne fulcro del commercio di questo prodotto!
Oltre che al popolo spagnolo, l’invenzione delle cartine per sigarette viene spesso associata al popolo turco: durante la guerra i soldati scoprirono che era possibile mettere il tabacco sbriciolato nelle cartucce, creando quello che noi oggi chiamiamo sigaretta.
Cartine bianche o cartine semi trasparenti: quale preferisci?
Sul mercato le cartine per sigarette sono divise in bianche e semi trasparenti.
Quelle bianche sono sbiancate attraverso lavorazioni chimiche, presentano uno spessore medio alto e sono più consistenti. Tratto distintivo: assomigliano moltissimo alle sigarette industriali.
Sono auto-comburenti dunque il processo di combustione è più veloce.
Al contrario la tipologia semitrasparente è più sottile, meno bianca e più leggera; la combustione avviene in modo più lento e controllato.
Mentre le cartine bianche sono preferite da coloro che scelgono tabacchi umidi, quelle semitrasparenti sono l’ideale per gli appassionati del tabacco secco.
Dal punto di vista della salute, generalmente la cartina semitrasparente è considerata più sana rispetto alla bianca:
- Non è oggetto di processi di lavorazione chimica di sbiancamento
- Brucia lentamente
- Essendo minore la grammatura viene utilizzata meno carta
- È disponibile in diversi materiali come la cellulosa, la canapa e altri.
Un approfondimento sulle cartine naturali
Per definizione le cartine naturali sono quelle che non vengono trattate per ottenere un colore perfettamente bianco: rientrano in questa categoria le cartine semitrasparenti appena descritte.
Non essendo state sbiancate, le cartine naturali tendono ad avere un colore marroncino o giallognolo.
Come materiali per la produzione si utilizzano la fibra di lino o quella di canapa, fibra di legno o cellulosa o, ancora, la fibra di papiro.
Queste cartine vengono definite di tipo B, hanno una combustione lenta e una grammatura che si aggira intorno a 14g/m2.
Oltre che per gli amanti del tabacco secco, le cartine naturali sono acquistate anche da coloro che consumano tabacco semi umido.
La domanda sorge a questo punto spontanea: le cartine naturali sono più “salutari”?
È bene precisare che il processo utilizzato per lo sbiancamento delle cartine non rilascia sostanze tossiche dunque la scelta tra naturale e standard dipende unicamente dall’esperienza che ognuno di noi ricerca mentre fuma.
Le tipologie di cartine naturali più famose
Fermo restando che la scelta della tipologia di filtri e cartine resta sempre molto soggettiva, proviamo ugualmente a fare una lista di quelle etichettate come migliori.
Tra i brand di cartine naturali lunghe il più acquistato è Gizeh che propone una variante prodotta completamente con canapa organica.
Il podio delle migliori cartine naturali ospita senza ombra di dubbio i prodotti a marchio RAW: la filigrana presente nelle cartine assicura un processo di combustione impeccabile che non viene replicato da nessun altro brand.